Percorrere un sentiero significa porsi domande e interrogativi declinandoli al plurale, osservando ciò che ci circonda e immaginando ciò che ancora si deve rivelare ai nostri occhi.
Lungo un sentiero invisibile, ci piace pensare che i camminatori siano chiamati a definire e ridefinire la traiettoria che li condurrà alla loro meta – qualsiasi essa sia – accompagnati dalla possibilità di costruire nuovi passi, valichi solo immaginati, passaggi che sembravano impossibili.

È così che il pensiero può aprire nuove porte, modellando il futuro che immaginiamo per noi e il nostro pianeta.
È con questa certezza che torna per il quarto anno il festival “Il Sentiero Invisibile” portando con sé tutta la forza dei saperi e delle idee, mentre intorno a noi il mondo appare più che mai in trasformazione e ci chiede risposte urgenti. Risposte che mettono al centro la nostra idea di convivenza con altri popoli
che abitano accanto a noi, con l’ambiente che ci ospita, con una società attraversata dall’accelerazione tecnologica e dalle crescenti disuguaglianze tra esseri umani.

Fare un festival significa creare quelle occasioni – preziose – nelle quali le nostre voci si amplificano e si moltiplicano per creare un dialogo che dal piano individuale si fa collettivo, in un discorso che appartiene a tutti noi e che trova nutrimento grazie agli ospiti che abbiamo invitato a condividere un pezzo di viaggio insieme a noi. Un viaggio che, passo dopo passo, continuerà ad interrogare il nostro presente, invitandoci a non accontentarci passivamente di quanto accade ma continuamente immaginare un pianeta migliore, più abitabile, più umano.

Stefano Malosso Direttore Artistico
Il Sentiero Invisibile festival